La sua versatilità artistica lo ha portato ad esplorare diverse discipline come pittura, scultura, installazione e performance. Le sue opere di arte contemporanea, audaci e provocatorie, affrontano tematiche sociali, politiche e culturali, invitando lo spettatore a riflettere. Meggiato ha esposto in importanti gallerie e istituzioni in tutto il mondo, ottenendo ampi consensi critici e riconoscimenti internazionali.

Gianfranco Meggiato nasce il 26 agosto 1963 a Venezia dove frequenta l’Istituto Statale d’Arte studiando scultura in pietra, bronzo, legno e ceramica.
Invitato a 16 e 21 anni dal Comune di Venezia, espone tre sculture presso la Galleria Comunale “Bevilacqua La Masa” in Piazza San Marco.

A partire dal 1998 Meggiato partecipa ad esposizioni e fiere in Italia e all’estero: USA, Canada, Gran Bretagna, Danimarca, Germania, Belgio, Olanda, Francia, Austria, Svizzera, Spagna, Portogallo, Principato di Monaco, Ucraina, Russia, India, Cina, Emirati Arabi, Kuwait, Corea del Sud, Singapore, Taipei, Australia.

Tra il 2007 e il 2009 gli vengono dedicate diverse mostre personali ed eventi istituzionali: dal Museo degli Strumenti Musicali di Roma, al Palazzo del Senato a Milano e al Museo Correr (Biblioteca Marciana) a Venezia, alla partecipazione ad Open10, Esposizione internazionale di sculture al Lido di Venezia, partecipa inoltre alla mostra di sculture monumentali “Plaza” di Milano, (ventesimo anniversario del crollo del Muro di Berlino).

Nel 2010: Installa una sfera monumentale sul Breath Building GEOX a Milano, inoltre è invitato ad una mostra personale all’ UBS BANK di Lugano.

Nel 2011 e 2013 è invitato a partecipare alla BIENNALE DI VENEZIA nei padiglioni nazionali.

Nel 2012 in occasione di Art Bre a Cap Martin, la sua monumentale Sfera Enigma h.6mt. viene presentata al Principe Alberto di Monaco e successivamente esposta sul porto di Montecarlo.

Nel 2014 il Lu.C.C.A. Center of Contemporary Art ospita una personale dell’artista e lo invita a partecipare alla collettiva Inquieto Novecento: Vedova, Vasarely, Christo, Cattelan, Hirst e la genesi del terzo millennio.

Nel dicembre 2016 in occasione della partecipazione ad art Contest a MIAMI espone una scultura monumentale: Sfera Sirio diam. 2mt. nel parco Bayfront di Miami.
Nel 2018 e nel 2019 Meggiato esporrà una raccolta di opere ad ART MIAMI.

A Febbraio 2017 viene inaugurata, nel maestoso complesso monumentale cinquecentesco della scuola della Misericordia a Venezia, una grande mostra antologica con più di 50 opere: “Genesis”.

Sempre nello stesso anno, a Giugno, il museo MARCA di Catanzaro inaugura una grande mostra dedicata a Gianfranco Meggiato che si estende nelle quattro location più importanti della città: Museo Marca, Scolacium, Musmi e Marca Open con ”Il Giardino delle Muse Silenti” una installazione di venti metri di diametro che vede la collocazione di otto opere monumentali all’interno di un labirinto composto da 4.000 sacchi di juta. “Non soldati appostati dietro alle fortificazioni ma sculture: Le Muse Silenti, dopo aver ispirato la poesia, la musa la difende, ultimo baluardo contro le barbarie e la morte”. Il 2017 è stato l’anno degli attacchi terroristici e i sacchi di juta erano posti simbolicamente a difesa dei nostri valori e della nostra cultura.

L’opera più imponente: Il Mio Pensiero Libero h.4mt., viene posta permanentemente nel Parco Internazionale della scultura Marca Open di CATANZARO.

Ad agosto presso il parco archeologico greco-romano di Scolacium va in scena l’opera lirica “CARMEN” di Bizet con le scenografie di Gianfranco Meggiato.

Nello stesso mese è selezionato per esporre al ventesimo anniversario di OPEN 20 Esposizione Internazionale di sculture ed Installazioni in concomitanza con la MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA.

Ad Ottobre gli viene conferito il prestigioso PREMIO ICOMOS-UNESCO ”per aver magistralmente coniugato l’antico e il contemporaneo in installazioni scultoree di grande potere evocativo e valenza estetica”

Sempre nello stesso mese, in occasione di Pistoia capitale italiana della cultura, Meggiato viene invitato ad esporre in piazza duomo con una sua installazione: “LE MUSE SILENTI – IL MIO PENSIERO LIBERO”

Nel 2018 è stato invitato con la sua installazione “LA SPIRALE DELLA VITA” a MANIFESTA 12 Collateral, Biennale Nomade Europea di Arte Contemporanea a Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018.
LA SPIRALE DELLA VITA di 12 metri di diametro è stata dedicata alle 878 vittime innocenti di mafia con i loro nomi impressi sui sacchi di juta con al centro “Il Mio Pensiero Libero” h.4 metri, perché alla fine solo un libero pensiero può salvarci dalla spirale della morte che è la Mafia.

Nel 2019 viene invitato a Matera, qui mette in scena dal 15 luglio al 10 settembre: “IL GIARDINO DI ZYZ” al Belvedere Murgia Timone, che con i suoi 5mila sacchi colorati con i 7 colori della pace e le sue sei sculture monumentali è stata la più grande installazione a “Matera Capitale Europea della Cultura 2019”.
‘’IL GIARDINO DI ZYZ” con la sua forma a “mano di Fatima” per i musulmani, di Miriam per gli ebrei, di Maria per gli ortodossi e più in generale dell’accoglienza per i cristiani, ha voluto essere un punto di incontro tra culture spesso in contrasto fra loro.

A Luglio e Agosto Meggiato porta l’installazione “LE MUSE SILENTI” nella capitale della scultura: Pietrasanta. In piazzetta San Martino, sotto al campanile di Michelangelo, col patrocinio del Comune di Pietrasanta.

Dopo la pausa COVID nell’estate 2021 il comune di Arzachena ha promosso una mostra personale di sculture monumentali del Maestro Meggiato organizzata da Simonbart e poste nella passeggiata di Porto Cervo e a Poltu Quatu.

A luglio 2021 L’Assessorato regionale dei Beni culturali della Sicilia e dell’identità siciliana ha invitato Gianfranco Meggiato ad esporre con una grande mostra personale presso la Valle dei Templi di Agrigento.
La mostra dal titolo: L’Uomo Quantico, non c’è futuro senza memoria, dal 28 luglio al 4 gennaio 2022 è organizzata da Mondo Mostre.

Le 13 opere monumentali esposte sono strettamente in relazione con i templi presso i quali sono installate.
Non è un’accostamento fatto di similitudini formali, bensì di legami simbolici, nell’ottica di accumunare l’uomo antico e contemporaneo nella stessa ricerca irrisolta da secoli, quel conosci te stesso che già era presente sul frontone del tempio di Apollo a Delfi e che è la stessa domanda che i moderni esperimenti di fisica quantica continuano a ripresentare.