Profilo artista
Luigi
Galligani
Nasce a Pistoia nel 1957.

Profilo artista
Luigi
Galligani
Nasce a Pistoia nel 1957.
Terracotta
Bronzi
Disegni
Luigi Galligani è nato a Pistoia nel 1957. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Firenze e Carrara dove si è diplomato nel 1980 con una tesi su Marino Marini.
Nel 1985 è stato segnalato da Renzo Biasion e da Tommaso Paloscia sul Catalogo Mondadori della Scultura Italiana. Nel 1993, dall’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, ha ricevuto il titolo di Accademico Corrispondente della Classe di Scultura. Nel 1996, nell’Accademia dei Georgofili di Firenze, danneggiata gravemente da una bomba ’93, è stata collocata una sua scultura in occasione della fine dei suoi restauri.
Antonio Paolucci, ex Ministro della Cultura, ha presentato Galligani nel suo catalogo monografico, in occasione della sua personale alla Ken’s Art Gallery di Firenze. Nel 1999, la Regione Toscana ha commissionato a Luigi Galligani il “Pegaso Straordinario 1999” per Eugenio Garin, storico della filosofia. Nell’estate 2001, l’artista ha tenuto una mostra personale di sculture sul tema del Mito nel Parco della Versiliana, a Marina di Pietrasanta, in occasione del XXII Festival, con testi critici di Romano Battaglia e Antonio Paolucci in catalogo. Nel 2002 Galligani tiene una sua personale presso la Galleria Enrico Paoli di Pietrasanta. Nel 2003 l ‘artista realizza un’importante mostra personale sul tema “Mediterraneo” nella Sala Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, con monografia e testi critici di Francesco Adorno, Antonio Paolucci, Francesco Gurrieri, Antonina Zaru.
Successivamente il critico Giovanni Faccenda, con il patrocinio del Comune di Arezzo, ha curato l’esposizione di alcune opere in bronzo dell’artista presso il Chiostro del Palazzo Comunale di Arezzo. Nello stesso anno, la Royal Caribbean International commissiona all’artista un’opera in bronzo monumentale e due busti in terracotta per la nave da crociera: “Mariner of the Seas”.
Nel 2004 Galligani espone un gruppo di opere monumentali ad Orbetello, presentate da Giovanni Faccenda e la mostra, incentrata sempre sul tema del “Mito Mediterraneo”, si protrae fino al Dicembre 2006.
Le sue sculture sono esposte nel 2005 a Capalbio con la presentazione di Giuseppe Cordoni e presso l’Associazione Industriali di Firenze, con la collaborazione del Prof. Mario Bigazzi, uno dei maggiori esponenti nell’ambito della riabilitazione intensiva, che presenta in questa sede il gruppo bronzeo delle Tre Grazie prima della loro collocazione definitiva presso l’Istituto Prosperius Tiberino di Umbertide.
Nel 2006 l ‘artista è invitato ad un’importante rassegna di scultura a Maastricht, dove espone tre suoi grandi bronzi nei giardini dello Chateau Neercanne, presentato dalla Gallery Bell’Arte di Maastricht. Nello stesso anno l’Associazione Industriali di Firenze gli commissiona un’opera in bronzo che consegna a Luca Cordero di Montezemolo, in occasione dell’Assemblea del 22 Giugno, presso il Palazzo dei Congressi a Firenze.
Nel 2007 ha realizzato l'”Audience Prize” , un bassorilievo di bronzo, per Ilian Simeonov, regista del film “Warden of the Dead” nella sezione “Oltre il Mediterraneo” al Taormina Film Festival 2007. Nel 2008 Galligani ha presentato 10 sculture all’Agora Gallery di New York in occasione della rassegna “The Odyssey Within”.
Negli anni 2008 e 2009 ha realizzato due grandi bronzi dorati della scultura “Il canto delle Sirene”, per l’Encore Hotel Wynn Las Vegas, a Las Vegas e per l’Encore Hotel Wynn Macau, a Macau (Collezione Steve Wynn). Nel 2010 Carlo Franza ha presentato una personale di Galligani al Circolo della Stampa di Milano, con la collaborazione della Galleria di Ada Zunino. Sempre nel 2010 lo scultore è stato invitato ad esporre alcune delle sue Sirene nel parco di Villa Necchi, a Gambolò (Pavia), recentemente restaurata ed aperta al pubblico. Nel novembre dello stesso anno è invitato da Mousse T. e Sasha Foster ad esporre le sue opere recenti presso il Peppermint Papillon di Hannover. Nell’Ottobre 2010 Luigi Galligani ha ricevuto il Premio per la Scultura al Circolo della Stampa di Milano.
Nel 2011 ha tenuto una sua personale presso la Satura Art Gallery di Genova, ha partecipato alla rassegna “I quattro elementi” presso il Castello Estense di Ferrara (Ferrara Pro Art) e ha ricevuto il I° Premio per la Scultura alla Biennale GenovArte 2011. Nello stesso anno Giorgio Seveso presenta le opere di Galligani alla Galleria Schubert di Milano. Nel 2012 tiene una personale di scultura ad ArtMonaco 2012, presentato dalla Galleria Tondinelli di Roma e successivamente espone alcune sue opere presso l’Ambasciata Italiana a Monaco e il Consolato Italiano a Nizza, sempre in collaborazione con la Galleria Tondinelli. Nell’autunno dello stesso anno, tiene una personale delle sue opere alla Gallery Bell’Arte di Maastricht.
Nel 2013 Galligani presenta alcune sue Sirene e figure sul tema marino presso il Franco Mare Beach Club di Marina di Pietrasanta, con la collaborazione della Del Chiaro Art Connection, (Fonderia d’Arte Massimo Del Chiaro di Pietrasanta), tra cui due figure in bronzo bianco, una lega molto particolare, esclusiva della Fonderia Del Chiaro, che ha particolari effetti cromatici, molto preziosi e vicini alle tonalità dell’argento. Le opere esposte sono state presentate al pubblico del Franco Mare da Giorgio Seveso.
Galligani ha realizzato recentemente due opere anche in marmo nero del Belgio e giallo Iran, presso il Laboratorio Nicoli di Carrara, arricchendo così l’aspetto cromatico della sua opera scultorea.
Le sue opere si trovano attualmente in importanti collezioni in Italia ed all’estero.
Luigi Galligani vive ed opera a Castellina in Chianti, in Toscana.
Una critica su Luigi Galligani
Ho avuto modo di parlare per la prima volta della scultura di Luigi Galligani nel 1991 in occasione della sua personale alla “Galleria Cortina” di Milano.
Questo scultore toscano mi aveva subito interessato per la pulizia delle forme di scultore classico e per l’incanto che si prova nel vederle. Dopo dieci anni ci ripropone le sue Veneri, Pomone, Medea, Minerva ed altre figure femminili. Una ricerca che esiste fino dalla notte dei tempi come le “Antenate di Venere” esposte nella recente mostra del Castello Sforzesco a Milano dove emerge la “Venere” paleolitica di Dolnì Vèstonice di circa 27 mila a. Cr. Il cammino dell’arte è stato faticoso e lento in tanti secoli e millenni e la Venus di Galligani realizzata in bronzo ci porta questo tema vivo con tutto il fascino che ci manda Venere nel tempo, una dea che condiziona la vita di tanti uomini in ogni momento.
Ma quello che crea maggior stupore è l’originalità con cui appaiono a noi la “Murena” del 2004/2005 che è lì guardiana di qualsiasi spazio. Si può pensare anche alla “Polena” che era a guardia della nave che solcava i mari al tempo delle grandi scoperte e dei corsari che hanno arricchito tante casate.
Questa sarebbe un po’ scontata come idea. In queste sculture si sente un segnale, un pericolo che coinvolge tutti. I mari, gli oceani, i ghiacciai, hanno subito danni ingenti dall’uomo. Le guerre, l’inquinamento industriale hanno fatto aumentare il riscaldamento in alcune zone del pianeta che uniti al disboscamento portano alla tragedia. Se Marino Marini ci segnalava il danno con un linguaggio quasi paleolitico, Galligani ci ricorda Giambologna e si proietta nel nostro futuro senza la gioia del passato di questi maestri, con un velo di tristezza. Dal 1991 ad oggi si sono viste tante mostre inutili e sgradevoli. E’ stato difficile navigare in questi dieci anni, ma l’incanto, il mistero che accompagna queste “murene” e le “polene” è intatto. Sarebbe bello vederle all’ingresso dei porti, dei fiumi che hanno ponti, adagiare il “canto delle sirene” sulla spiaggia in attesa che arrivino le navi, oppure mentre guardano il sole che tramonta. Con un saluto alla notte mentre queste dee senza età ci guardano, di questo scultore si può dire a buona ragione che è nato un artista nuovo, cosa molto rara.
Raffaele De Grada
Milano, 23 Febbraio 2010.
Galligani e la mitologia contemporanea
Osservando i volti femminili e le figure atteggiate nelle opere di Luigi Galligani, si può ravvisare un paragone a confronto con le pitture mitologiche di Mattia Preti, volendo creare una sorta di filo conduttore riguardo i corsi e ricorsi nella storia dell’arte.
Inquadrando poi Galligani nell’ambito dell’arte contemporanea, bisogna soffermarsi sul concetto di contemporaneità, come qualcosa che accade e può accadere nella logica di un avanzamento e pensare che nell’arte contemporanea non si deve per forza vedere il superamento di una barriera. Nelle sue opere si delinea un’allure barocca e seicentesca con un disegno creativo dotato di eleganza e una progettualità raffinata e ricercata.
Nell’affrontare la tematica della figura umana e le raffigurazioni femminili si ripete e si sfiora con facilità il tema mitologico. Va sottolineato che la mitologia non lega e non vincola al passato,ma è perpetuamente attuale. Affrontare il tema del mito non significa ancorarsi ad una visione passatista, ma significa compiere una rivisitazione in chiave moderna e attualizzata dei soggetti appartenenti alla tradizione classica e classicista.
Da qui emerge quel comparto ricco di messaggi su misticismo e allegoria, strettamente insiti e congiunti a tutto il mondo classico e percepibili nella produzione di Galligani, come interessante connotazione distintiva.
Vittorio Sgarbi
Milano, 19 Settembre 2013